Solo le macchine dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo lo tenevano ancora in vita; purtroppo per Marco Motta, pizzaiolo di 39 anni, non c’è stato nulla da fare. L’uomo, che era stato trovato incosciente a Pontida nella notte tra sabato e domenica, è morto nella mattinata di mercoledì.
Sembrerebbe essere stato fatale l’aneurisma che hanno rilevato i sanitari dopo che lo hanno prelevato per le cure necessarie. Insieme a lui anche il fratello 30enne era stato portato in Ospedale in Codice Giallo, il quale però non è in pericolo di vita.
Sarà l’autopsia di venerdì a chiarire le cause della morte di Marco. Intanto il pm Letizia Aloisio ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale con il fratello 30enne come unico indagato, dopo il litigio all’esterno di un bar. Un atto formale, per poter completare le indagini di rito e chiudere il caso, anche perché sembra sempre più remota la possibilità che questa sia la causa del decesso.
Cresciuto nel lecchese, Marco si era trasferito a Caprino Bergamasco e lavorava a Pontida come pizzaiolo. Dopo l’autopsia si sapranno cause e giorno dell’ultimo saluto del ragazzo.
Giovedì 27 novembre 2025.








